9/3 Presentazione progetto DEA: donne e audiovisivo. Coordinato da Maura Misiti

  • 8 marzo, 2017

L’IRPPS – CNR presenta il progetto DEA e i risultati del rapporto GAP&Ciak alle studentesse e agli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia il 9 marzo alle ore 15.00 Aula Magna Via Tuscolana 1524 – Roma.

Tra le relatrici come coordinatrice del progetto DEA anche la nostra Maura Misiti con:

Caterina D’Amico – Preside Scuola Nazionale di Cinema, Roberta Allegrini- Direttrice della Fotografia, Mariangela Barbanente – Regista, Stefania Casini – Regista e Produttrice, Emanuela Del Monaco – Sceneggiatrice, Ilaria A. De Pascalis – ricercatrice dell’Università degli Studi Roma Tre, Susanna Nicchiarelli – regista.

La sotto-rappresentazione delle donne nel cinema appartiene al più ampio tema della parità di genere che coinvolge ambiti diversi: dal mercato del lavoro nel suo complesso, al mondo della ricerca scientifica a quello delle posizioni di top management nel settore privato, alla presenza nei CdA, alle differenze di salario. Nel suo rapporto sul tema l’Unesco ricorda fra l’altro che la creatività non è di genere neutro e che le disuguaglianze nel settore creativo rispecchiano le barriere strutturali presenti in altri settori economici e nella società in generale.

Nel settore audiovisivo le disuguaglianze sono evidenti come già messo in evidenza da alcune ricerche pilota come quella condotta nell’ambito dell’European Women’s Audiovisual Network (EWA)

L’88% dei film a finanziamento pubblico italiano sono diretti da uomini. Solo nel 12% dei casi si registra una regia femminile.

Il 79% dei film prodotti dalla Rai è stato diretto da uomini. Sono quindi solo il 21% i film prodotti dalla Rai con una regista.

Il 90.8% dei film che arrivano alle sale cinematografiche è diretto da uomini. Meno del 10% (9,2%) sono i film diretti da donne che arrivano nelle sale cinematografiche.

Finché l’industria cinematografica continuerà a offrire narrazioni e rappresentazioni del mondo da un punto di vista essenzialmente maschile, resteremo una società maschilista e patriarcale. L’Italia è al 127 posto (su 144) per quanto riguarda la parità di trattamento economico nel mondo del lavoro, secondo il Global Gender Gap report 2016.

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