Crescono le adesioni al nostro appello: in sessantamila mobilitati per gli Stati generali contro la violenza

  • 16 maggio, 2013

Maurizio ha firmato perché, racconta, “abbiamo due figli maschi e vorrei che non debbano mai vergognarsi di esserlo, come invece succede talvolta a me”. Riccardo, un altro papà, ha pensato invece alle sue due bambine: “non voglio che debbano avere paura”, ci scrive. Crescono ogni minuto le adesioni al nostro appello per la convocazione degli Stati generali contro la violenza sulle donne. Dalla nostra parte ci sono i papà, le mamme, ma anche i figli e le figlie, le sorelle, i fratelli, i fidanzati. “Perché la situazione delle donne in questo momento è intollerabile” oppure “per le bambine di domani”, “perché essere donna è bello e non deve fare paura” o “perché l’uomo delle caverne torni dentro le caverne”. Poi ci sono le vittime, le tante (troppe) donne che nella vita quotidiana incontrano la violenza e che sottoscrivono il nostro appello, lasciandoci la loro testimonianza: per loro siamo mobilitati, a loro vogliamo far sentire tutto il nostro sostegno. Facciamolo tutte e tutti: firmiamo!

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