Ferite a morte, debutto a Washington

  • 18 novembre, 2013

Poche ore ci separano dal grande giorno: Ferite a morte, nella sua versione tradotta Wounded to death, sta per debuttare Oltreoceano  a Washington.  Lì, l’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) ha scelto di celebrare  gli 85 anni della Commissione Inter-Americana sulle Donne e il 20esimo anniversario della Convenzione di Belém do Pará (Convenzione interamericana sulla prevenzione, repressione e l’eliminazione della violenza contro le donne) con “Wounded to Death”: così per la prima volta l’OSA affida il tema della violenza di genere anche a un linguaggio artistico, come quello teatrale. L’evento, in programma domani, 19 novembre, alle 19  alla sede dell’OSA, è organizzato in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington DC, con l’Osservatore Permanente italiano all’OSA, grazie al prezioso sostegno dei nostri partner, e fa parte del 2013 – Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti. Sul palco della Hall of Americas, assieme a Serena Dandini e Maura Misiti,  saliranno per leggere i loro monologhi sulle vittime del femminicidio anche alcune Ministre delle Pari Opportunità dei Paesi membri dell’OSA: ci sarà Maria Cecilia Guerra (viceministro italiana al Lavoro e alle Politiche Sociali con delega per le Pari Opportunità), Nina Gardner (Usa, docente di Business & Human Rights alla Johns Hopkins di Washington), Markelda Montenegro De Herreira (Panama, Presidente del Comitato Esecutivo Commissione Inter-Americana delle Donne – CIM), Marìa del Carmen Alanìs Figueroa (Messico, Magistrato del Tribunale Supremo Elettorale), Ana Marìa Baiardi (Paraguay, Ministro alle Politiche per le Donne), Elizabeth Quiroa Cuellar (Guatemala, Segreteria alla Presidenza con delega alla Donne), Sherry Tross (Usa, Segretaria per lo Sviluppo Integrale OAS), Lucrecia Basualdo (Usa, attrice), L. Jacinth Henry -Martin (Usa, Ambasciatore straordinario), Ally Jenkins (Usa, attrice), Joan Caivano (Usa, Direttrice dei progetti speciali per il dialogo tra le Americhe), Wanda K. Jones (Usa, Segretaria dell’Ufficio per la Salute delle Donne), Nilda Garrè (Argentina, rappresentante dell’Argentina nell’OAS), Naila Chowdhury (Usa, fondatrice Women4Empowerment), Guadalupe Romero (Messico, presidente del Sistema per lo sviluppo integrato della Famiglia).

Un inizio in grande stile, insomma, a cui farà seguito il 25 novembre, nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne,  la tappa nel Palazzo delle Nazioni Unite a New York.

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