Femminicidio, da Palermo parte la mobilitazione: “Nessuno tocchi Rosalia”

  • 12 luglio, 2013

“Nessuno tocchi Rosalia” è il nome dell’iniziativa contro il femminicidio messa in campo da Coordinamento antiviolenza 21 luglio, Le Onde Onlus e Coordinamento Palermo Pride in occasione del Festino di Santa Rosalia, in programma a Palermo fino al 15 luglio. “Ferite a Morte” – e in particolare Serena Dandini e Maura Misiti, le autrici del nostro progetto – hanno già aderito alla mobilitazione. La campagna prevede la creazione di un badge virtuale che ognuno possa “indossare” sul proprio profilo Facebook con un clic. Si tratta di farsi un autoscatto con un fiore in mano, o in bocca, o tra i capelli e, attraverso un programma online, trasformare la propria foto profilo in una specie di manifesto con sopra il titolo “neanche con un fiore” e sotto il claim “nessuno tocchi Rosalia”. Si prevede anche la creazione di due hashtag per twitter e facebook: #neancheconunfiore #nessunotocchirosalia. Domani, poi, è in programma alle 19 un flashmob in piazza Politeama, per il quale si richiede di portare nel luogo d’incontro un fiore. Lì sarà allestita anche un’installazione non permanente  composta da 124 sagome di donna tracciate a gesso che si tengono per mano formando delle catene. “L’iniziativa – spiegano le organizzatrici – sta avendo una grande risposta e l’assassinio di Rosy Bonanno ci ha confermato  quanto ancora va fatto per prevenire le morti annunciate”. La corrispondenza con il festino di santa Rosalia non è un caso: Rosalia , secondo la leggenda popolare a cui l’iniziativa ha scelto di riferirsi, è stata vittima di quelle pressioni all’interno della sua famiglia, da cui è riuscita a sfuggire per mezzo dell’eremitaggio e che nella vita di tutti i giorni, per molte donne, sfociano in episodi di violenza. Inoltre, il tema del Festino 2013 è “fautori di futuro”: non si può prescindere da quanto oggi le donne siano un fortissimo elemento di rinnovamento sociale e da come, attraverso la rivendicazione dei loro diritti, rappresentino in tutto il mondo la rivendicazione dei diritti umani in senso lato. Inoltre sono le donne, le madri-educatrici che creano e preparano quello che di fatto è il futuro dell’umanità.

Maura Misiti

Maura Misiti

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